Per BINOMIO (libro d’artista del 2001 - 20 ex.) Bernhard Johannes Blume in una lettera del 26 giugno 2001 scrive:

Cara Rendel, il tuo quadernetto aristotelico BINOMIO è già da qualche giorno posato sul tavolo del mio atelier. Di tanto in tanto, le mie mani lo hanno preso e sfogliato con - come dire - una sorta di timore riverenziale. Binomio-ragionamento logico in una bella estetica dell’essenziale in cui si riconosce, innegabilmente, il tuo stile, grazioso invito ad una contemplazione di un isolamento concettuale che per l’aristotelico, se possibile, è chiaramente bello, mentre all’artista, tuttavia, può apparire anche un tantino sovversivo, perché gli elementi di base delle tue parole, di un tenue colore rosso su fogli A4, celebrano, da un lato, le 10 definizioni di QUALCOSA come se fossero imperativi categorici della nostra fede nella materia, - ma l’estetica intuitiva del tuo lay-out è anche quella che ha posto quelle definizioni come punto di fuga, come spettri grammaticali della nostra follia ormai insita nella realtà e in cui è l’ordine delle parole a determinare l’ordine delle cose, e il vecchio credo aristotelico a creare la colonna vertebrale di un’effettiva elaborazione della realtà che si attua singolarmente in ogni oggetto e persona. È per questa ragione che io “leggo” la tua rievocazione - così ben radicata nel mondo vegetale - del 13.12.2000, della data, cioè, che ha segnato la “decodificazione genetica della prima pianta” - della riduzione della arabetta al suo “modello genetico” - anche come un rinvio ironico alla insostituibilità effettiva dell’accidentale attraverso l’essenziale, del relativo attraverso il sostanziale, del situazionale attraverso le sue componenti [...].

(Traduzione dal tedesco: Laura Gani)

 

 

Zu BINOMIO (Künstlerbuch von 2001 – 20 Exemplare) schreibt Bernhard Johannes Blume am 26. Juni 2001 folgendes:

Liebe Rendel, Dein aristotelisch-inspiriertes Heftchen B I N O M I O liegt schon seit einiger Zeit auf meinem Atelier-Tisch. Zuweilen habe ich es in die Hand genommen und ehrfürchtig durchgeblättert. Binomio-logismus in schöner typisch Simontischer Spar-ästhetik, anmutige Einladung zur Begriffsvereinzelungskontemplation, für Aristoteliker womöglich einfach schön, aus Künstlersicht doch auch ein wenig subversiv, denn Deine verhalten rot gefärbten Grundvokabeln auf A4-Papier feiern einerseits die 10 Begriffsbestimmungen von ETWAS noch als kategorische Gebote unseres Glaubens an feste Körper, - aber die Intuitionsästhetik Deines Layouts hat jene Begriffbestimmungen auch als Fluchtpunkte plaziert, als grammatische Phantome unserer Raserei im Wirklichen bei der die Ordnung der Wörter die Ordnung der Dinge bestimmt und aristotelisch-alter Glaube an vereinzelte Objekte und Personen das Rückgrat effektiver Wirklichkeitsbearbeitung bildet. Deshalb „lese“ ich Deine so schön im Pflanzlichen befestigte Erinnerung an den 13.12.2000, - an das Datum der „genetischen Entzifferung der ersten Pflanze“ - der Reduktion des Ackerschmalwandpflänzchens auf sein „genetisches Modell“ auch gern als einen ironischen Verweis auf die tatsächliche Unersetzbarkeit des Accidentellen durch das Essentielle, des Relativen durch das Substantielle, des Situativen durch seine Komponenten [...].

 

Villa Romana 1983

photo: A. Blume