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CON LA CODA DELL’OCCHIO

Nove tavole fotografiche di Rendel Simonti (2001)

 

Questo complesso di ricerche fotografiche di dodici autori nel luogo del carcere dismesso Le Murate non intende documentare uno spazio, ma piuttosto proporre differenti modi di guardarlo. Attraverso i diversi linguaggi sviluppati dai fotografi viene proposto l’espressione di uno sguardo complessivo su ciò che sono le Murate in questo momento, dopo che le recluse volontarie e poi i detenuti le hanno lasciate 20 anni fa, e prima che un rinnovamento architettonico le trasformi.

[…]

Tutti gli autori si sono concentrati, hanno respirato gli odori dello spazio, letto le tracce, ascoltato le voci, i pianti e i rimpianti che trasudano dai muri, e ci restituiscono la loro visione composta in un quadro. Le sensazioni che comunicano sono inesprimibili con parole, ma vengono tradotte nei loro linguaggi visivi con varie tecniche, colori, bianco e nero, grandi formati, montaggi e installazioni.

Katharina Hausel

[Dal testo critico del catalogo mostra Luce prigioniera – percorsi fotografici nell’ex carcere delle Murate di Firenze, 2001]

 

 

Neunteilige Foto-Sequenz «Con la coda dell’occhio» (Aus den Augenwinkeln heraus) aus dem Jahr 2001. Im Auszug aus dem Ausstellungskatalog berichtet die Historikerin Katharina Hausel über das Fotoprojekt, an dem 12 Autoren beteiligt waren, um den seit 20 Jahren leerstehenden und verwahrlosten Gebäudekomplex des Florentiner Gefängnisses Le Murate fotografisch zu erforschen. (Wenig später begannen die geplanten umwälzenden Sanierungsarbeiten unter massiver Mitwirkung des Architekten Renzo Piano.)

Rendel Simonti, 2015