Nel 2015 la III edizione di Giardino d’arte. Tra i cinque artisti visivi e performer vi sono la scultrice Marlène Mangold di origine svizzera e fiorentina d’adozione e la pittrice napoletana Maria Cristina Antonini da me seguite nella scelta e nella installazione delle loro opere.

2015 Giardino d’arte III. Zu den fünf geladenen Künstlern und Performern zählen die Bildhauerin Marlène Mangold, gebürtige Schweizerin und Wahl-Florentinerin, und die aus Neapel stammende Malerin Maria Cristina Antonini, für deren Werkschau – Auswahl und Installierung - ich verantwortlich zeichne.

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Marlène Mangold irrompe con la sua verosimiglianza di un «Banchetto toscano» gli ambienti sotterranei della villa, una festa per gli occhi nell’opacità della cantina, un gioco fantastico di allusioni, rimandi ironici e stupefacenti, ma anche di profondo amore per una cultura non sua, bensì felicemente adottata.

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Marlène Mangold erobert sich mit ihrem der Realität täuschend ähnlichen «Banchetto toscano» die unterirdischen Gewölbe der Villa, ein erhellender Augenschmaus in der Düsternis des Weinkellers, ein fantastisches Spiel von ironischen, verblüffenden Anspielungen und Verweisen, aber auch Ausdruck von tief empfundener Liebe zu einer Kultur, die nicht ihre ist, jedoch auf glückliche Weise adaptiert.

 

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Nell’arioso Salone dell’allocco la sequenza «Rivelazioni» di Maria Cristina Antonini. Sembra di assistere al generarsi dei suoi quadri, ad un gesto ampio fatto di una lenta colata di colori, un flusso di forme «informi». E nulla disturba la concentrazione verso queste forme, sono come un ricordo, una visione, un riflesso del proprio pensiero.

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In dem luftigen Salone dell’allocco die Sequenz «Rivelazioni» von Maria Cristina Antonini. Man hat den Eindruck, beim Entstehen der Bilder dabei zu sein, die weit ausholende Gestik des Farbauftrags, die langsame Farb- und Formwerdung mitzuverfolgen. Und nichts, was unseren konzentrierten Blick auf diese Formen stören könnte, sie sind wie eine Erinnerung, eine Vision, ein gedankliches Spiegelbild.

 

cristina

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Tutte e tre ci siamo conosciute negli anni 90 a Firenze, ci siamo frequentate escogitando ed elaborando progetti comuni, si è allargato il cerchio delle intese artistiche e con l’arrivo di Eugenio Miccini, figura fulminante che ogni giorno si rinnovava e noi insieme a lui, imprese, uscite e mostre si moltiplicarono, in Italia e all’estero. Insieme abbiamo pubblicato un piccolo libro Il libro d’artista - oggi un ricordo di un tempo e di un caro lavoro a più mani.

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Kennengelernt haben wir uns in den 90er Jahren in Florenz. Über Jahre war unser Kontakt ein enger, uns verbanden gemeinsame Ideen und Projekte, neue Kontakte wurden geknüpft, und als Eugenio Miccini zu uns stieß, dieser fulminante Kopf, der sich täglich neu erfand und wir mit ihm, verdoppelten und verdreifachten sich unsere Unternehmungen, Ausstellungen und Auftritte in Italien und im Ausland. Gemeinsam haben wir ein kleines Buch veröffentlicht Il libro d’artista (Das Künstlerbuch) – aus heutiger Sicht die Erinnerung an eine schöne Zeit und ein mehrhändiges – wenn auch bescheidenes – Werk.

 

tutte

 Biblioteca Thouar, Firenze

- 2000 -

 

Villa Barberino, 2015

Rendel Simonti